Dott.ssa Federica Ines Tecchiati

Sono nata a Roma e vivo nella zona dei Castelli Romani da quasi trent’anni.

Il movimento, la corporeità, la danza hanno sempre attratto il mio interesse sin da bambina, diventando un modo per aprirmi, per conoscermi ed esprimermi, aiutandomi a canalizzare la mia insicurezza e timidezza in forme che mi permettevano di rendermi visibile e trovare il mio spazio nel mondo.

In adolescenza ho praticato la ginnastica ritmica e artistica a livello agonistico. Il mio interesse per l’arte e una curiosità profonda verso l’Oriente e la cura, in termini che vedessero la persona globalmente, Corpo, Mente, Cuore e Anima mi hanno spinata a fluire nel mondo della Danza contemporanea e dello Yoga, alla ricerca di esperienze che colmassero un desiderio innato di evoluzione e trasformazione.

Ho iniziato quindi giovanissima a praticare lo Yoga, nella mia cameretta, attraverso i pochi (a quei tempi), libri di Asana che trovavo che attraverso i corsi attivi in quegli anni. Contemporaneamente seguivo corsi di danza, (Contemporaneo, Tecnica Lìmon, Classico, Africano, Jazz, Moderna etc) in Italia e poi all’estero. Infatti queste passioni mi hanno seguito nei viaggi che ho fatto per studio, per imparare le Lingue straniere e in cerca di esperienze. Mi sono laureata presso la Facoltà di Lingue dell’Università di Roma. Ho vissuto e lavorato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. A Roma ho debuttato al Teatro La Piramide con I Cenci di Antonine Artaud,(Compagnia Teatro Metropolitano) e, dall’esperienza Universitaria con la mia tesi sul Teatro negli Appalachi e lo Story Telling, è scaturita una Performance, Quilt, che ha viaggiato in Italia dal 1990 al 1993. Qui ho iniziato a sentire parlare di Danza terapia.

Ho un ricordo ancora molto nitido, anche se lontano:

Nella mia mente appare con chiarezza un’immagine di me, distesa sul parquet della sala della scuola di danza Synchopathed Inc.(Lexington, KY, USA).

E’ un momento di ascolto al termine di un’esperienza di improvvisazione in Danza Contemporanea. Vedo il soffitto, ho la percezione dell’aria intorno al corpo. Lo spazio è ampio e popolato da altre/i danzatrici/danzatori,: sono con gli altri ma sono soprattutto in un momento speciale con me stessa. Mi sento parlare a me stessa: “questo è ciò di cui voglio occuparmi nella mia vita”.